Prima del gallese era Cristiano Ronaldo. Prima ancora Zidane. Ma chi spende queste cifre non vince subito, che succeda ancora?
Ormai manca poco, solo la firma. Pochi giorni ancora e Ancelotti avrà il suo uomo, il Real un nuovo fenomeno da affiancare a Cristiano Ronaldo, il Tottenham le casse piene di euro. Gareth Bale è pronto a partire per Madrid. Il suo prezzo? 120 milioni di euro. Il più caro della storia.
Il fair play finanziario? Buono solo per le italiane. Squattrinate. Il gotha del calcio spende e spende molto, d’altra parte ci sono i nuovi ricchi, russi e sultani, emiri e petrolieri che giocano con il calcio come noi col Monopoli. Poi però succede quello che è sempre successo, a far uscire più soldi di tutti per un giocatore è sempre il Real Madrid. Perché alla camiseta blanca non si può resistere, specialmente quando ti ricopre d’oro. Il Tottenham ci ha provato a farlo, ha rifiutato energicamente prima 65 milioni, poi 75, poi 90, ai 120 però a Londra si sono convinti. Ciao Gareth, ci rifacciamo la squadra.
In questo modo, nei prossimi giorni, o forse nelle prossime ore, il podio dei trasferimenti più costosi della storia del calcio si vestirà tutto di blanco. Gareth Bale, 24 anni dal Galles, nato terzino ora uomo a tutto campo scalza tutti e diventa il più caro per distacco. Cristiano Ronaldo perderà il primato: archiviati i 94 milioni di euro con i quali il portoghese sbarcò a Madrid nel 2009. La medaglia di bronzo passa invece a Zinedine Zidane che nel 2002 passò dalla Juventus al Real per ‘soli’ 73,5 milioni di euro. Giù dal podio invece precipita Zlatan Ibrahimovic con quei 69,5 milioni che il Barcellona versò nelle casse dell’Inter, sempre nel 2009.
E pensare che nell’estate del 1975 la gente si scandalizzò per un miliardo e mezzo. Fu l’agosto del Napoli e di Beppe Savoldi. I partenopei, secondi l’anno precedente, inseguono il primo scudetto e Ferlaino, presidente dal 1969, decide di dare a mister Vinicio una squadra adatta a competere per lo scudetto. Qualche acquisto per sistemare la panchina di difesa e centrocampo, poi il colpo ad effetto. Ovvero Savoldi, il bomber del Bologna, uomo da più di una dozzina di gol a stagione. Un miliardo e mezzo il costo del cartellino e un mare di critiche dagli ambienti cattolici e comunisti: i mormorii erano gli stessi. Ma può valere un giocatore un miliardo e mezzo? No. Però è il calcio e per Napoli è arrivato il re. Savoldi ripagherà lo sforzo economico con gol a raffica, 55 in campionato e una doppietta nella finale che regalerà ai partenopei la Coppa Italia 1976, la seconda per il club. In campionato però il Napoli sarà solo quinto. Servirà Maradona quasi 10 anni dopo per portare gli azzurri in cima al campionato. Paradossalmente la stagione 1975-1976 andò meglio al Bologna che confermò il settimo posto dell’anno precedente con le casse piene.
Storie di oltre trent’anni fa. Storie attualissime ancora oggi, perché non sempre chi spende valanghe di soldi poi effettivamente vince e non sempre chi queste valanghe di soldi le riceve alla riprova del campo ne esce indebolito. L’anno 2009 ne è l’esempio più calzante. È l’estate dei grandi campioni che cambiano casacca. Il Real acquista Cristiano Ronaldo dal Manchester United, poi strappa al Milan Kakà per 65 milioni di euro. Due colpi da novanta, due colpi che portano il Real ad essere la grande favorita per l’accoppiata Liga – Champions. La rivale è sempre il Barcellona che porta in Catalogna Ibrahimovic. Il campo dirà però triplete Inter, la squadra che aveva ceduto Ibra proprio al Barça. Real fuori agli ottavi per mano del Lione, azulgrana fuori in semifinali per mano dell’Inter. Il Manchester re in Premier League, mentre a Madrid non arrivava neppure la Liga.
Stagione 2002-2003. Stessa storia. Zidane è il colpo da copertina. La Juventus, salutato il francese, si rafforza con Buffon, Thuram e Nedved. Elimina i blancos in semifinale prima di perdere ai rigori contro il Milan. A Torino con il campionato, Madrid si consolarono con la Liga, ma che onta non disputare nemmeno la finale europea. Esattamente come due anni prima. Il Real acquista Figo dal Barcellona per 60 milioni di euro, vince la Liga, ma esce in semifinale di Champions battuto dal Bayern Monaco che si laureerà vincitore poche settimane dopo con una squadra collaudata e senza facce da copertina del calciomercato.
Bale sarà un’altra storia però. Forse. Che sia la volta buona per vincere subito oppure continuerà la tradizione del chi più spende meno vince? Come sempre sarà il campo a rispondere.