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24.09
Calcio: goleada quanto ci sei mancata; Sassuolo - Inter ritorno al passato

I 7 gol segnati al Mapei Stadium riportano il calcio ai pionieri. Dalle origini ai giorni nostri, da Us Milanese - Milan 7-6 a Parma - Livorno 6-4, storia di gol a raffica e grande imprese.

Foto sbiadite, in bianco e nero, seppia. Foto di palloni in cuoio pesante, uomini in pantaloni alla zuava e camicie colorate, baffi e sguardi fieri, da domenica di passione. In campo la piramide di Cambridge e il gol come unico obiettivo: farne uno in più degli altri. Due difensori, tre centrocampisti, cinque attaccanti. Aqui – Genoa 0-16, 4 ottobre 1914, Inter – Vicenza 16-0, 10 gennaio 1915. Goleade. Ora le squadre hanno più moduli, più giocatori, le camicie sono diventate magliette in materiali ultramoderni, i baffi sono ritornati su qualche viso, i palloni sono leggerissimi e il gol molte volte si cerca di non subirlo piuttosto che farlo. Eccezioni a parte. Eccezioni che fanno tornare alla mente il calcio passato, quello in bianco e nero e seppia: Sassuolo – Inter 0-7 è un salto indietro, ricordo antico.

Dai pionieri… – L’Italia era ancora una monarchia e la Serie A era un’idea ancora da definire, da prendere in considerazione, così come il secolo breve, il novecento. Nel 1893 nasce il Genoa, la più vecchia società d’Italia, o almeno la più vecchia ancora in vita. Perché esiste un precedente. Anno domini 1891, Edoardo Bosio è il commerciale italiano di una ditta inglese di tessuti, torna dall’Inghilterra e importa il calcio. A Torino. Nasce l’Internazionale Football Club Torino, con casacche granata come lo Sheffield, poi convertito in bianco e nero. Lo stadio era un campo, quello di Piazza d’Armi, gli avversari molte volte loro stessi, gli interpreti i rampolli dell’alta aristocrazia torinese, Luigi di Savoia, duca degli Abbruzzi, e Alfonso Ferrero di Ventimiglia. Il calcio si evolve, diventa cosa di tutti e non solo di nobili, si trasforma, si da un gioco, regole, schemi. Diventa adulto. E iniziano le differenziazioni, le rivalità, le scelte che fanno vincere. Prima Categoria 1905, eliminatorie lombarde per l’ingresso nel girone unico. È l’ottava edizione del campionato calcistico d’Italia. US Milanese – Milan 7-6. Nelle cronache del tempo il resoconto dei gol e poco più. E sono tanti. La prima goleada della storia del calcio italiano. Sino a quel momento c’era stato poco, solo un 7-1 da parte della Juventus contro l’Andrea Doria.

…alle goleade moderne – Il calcio incontrerà due guerre mondiali, si incanalerà all’interno della Piramide di Cambridge, 2-3-5, diventerà italiano con il Metodo inventato da Pozzo , 2-3-2-3, ritornerà ad inglesizzarsi con il Sistema, 3-2-2-3, si brasilianizzerà nel Diagonale, 4-2-4, e poi diventerà tutto e il contrario di tutto, sino all’Olanda del Calcio totale, sino al 4-4-2 dogma di sacchiana memoria, sino al 4-3-3 di zemaniana memoria. Intransigenza e ortodossia calcistica, spettacolo allo stato puro. Con lui nel bene o nel male si ritorna a segnare caterve di gol dopo gli anni dei catenacciari e dell’Italia calcistica dell’1-0 da difendere. Lui e Ottavio Bianchi, prima della svolta difensivista avvenuta nella stessa stagione nella quale segnò il ritorno del calcio italiano alle 10 reti a partita. Napoli – Pescara 8-2. Doppiette di Careca e Maradona, tripletta di Carnevale, gol finale di Alemao. Era dal 1962 che non si segnava così tanto. Inter – Bologna 6-4.

Gli anni duemila – Sassuolo – Inter 0-7 di domenica è ancora lontana tre gol dall’ultima grande goleada degli anni duemila. Primo maggio 2005. Parma – Livorno 6-4. Partita strana. Due squadre già salve. Tra le loro file il primo e il secondo della classifica marcatori. Gilardino ne segna 4, Lucarelli pure. Tutti giocano per loro due e finisce che nessuno difende. Carmignani e Donadoni si sbracciano, cercano di far ragionare le loro squadre, ma è tutto inutile, si siedono in panchina e si godono il festival del gol. Così come Mazzarri domenica. Così come la nuova presidenza indonesiana, e quella vecchia, se vecchia davvero lo è. Per i neroverdi e il loro presidente Squinzi il discorso è diverso. Ma è il calcio. A volte succede.





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