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21.01
Calcio: lo scambio saltato Vucinic-Guarin e il punto sul mercato invernale

Il clamoroso affare tra nerazzurri e bianconeri sembra essere tramontato, ma non archiviato. La partita si gioca a Roma, dove Ausilio starebbe trattando Hernanes.

Dieci giorni ancora. Miglioramenti, nuovi assetti, rivoluzioni in Serie A avranno un data di scadenza, le 19 del 31 gennaio 2014. Dieci giorni nei quali ancora tutto può accadere. Il palcoscenico al momento se lo stanno dividendo Juventus e Inter. Dopo aver flirtato per giorni mettendo sul piatto l’affare che non ci si aspettava, lo scambio Vucinic-Guarin, tutto è saltato. Branca e Marotta avevano definito tutto, poi la tifoseria neroazzurra ha iniziato a rumoreggiare e Thohir dall’Indonesia ha bloccato tutto. Niente da fare e nemici come prima.

I retroscena di unocambio clamoroso – Inter e Juventus hanno trattato ad oltranza, ma la situazione si è compromessa nelle ultime ore. Thohir ha detto no. Per ora non se ne fa niente, ma nulla è definitivamente tramontato. All’Inter serve un attaccante, Vucinic potrebbe essere l’ideale per il gioco di Mazzarri, alla disperata ricerca di un vice Palacio che possa anche agire da seconda punta. Ma è paradossalmente su di un altro campo che si è spostata la partita. Roma, sponda Lazio. Mazzarri stravede per Hernanes, collante ideale tra centrocampo e attacco, ma Lotito non cede e vuole dodici milioni di euro per liberare il fantasista. Soldi che l’Inter non vorrebbe scucire. Se arrivasse il via libera, si potrebbe rimettere in piedi lo scambio. Ausilio attende notizie da Giacarta. Appena si risolverà la doppia trattativa, i dirigenti nerazzurri cercheranno di chiudere il discorso esterno di centrocampo. Tre i nomi rimasti in agenda: D’Ambrosio del Toro, Manu del Feyenoord e Jonas Gutierrez del Newcastle.

Lotta scudetto – La Roma, dopo il rallentamento del Napoli, sembra essere l’unica rivale credibile dei bianconeri. Gli arrivi di Naingollan e Bastos hanno rafforzato ulteriormente la panchina giallorossa, ma per colmare il gap con i primi della classe manca ancora qualcosa in difesa. I nomi sul taccuino di Sabatini sono quelli di Opare, terzino destro ghanese dello Standard Liegi di cui si dice un gran bene, e Heitinga, centrale dell’Everton scuola Ajax, esperto ed affidabile,potrebbe essere l’alternativa giusta al duo Benatia-Castan. Per l’attacco si parla dei baby Sanabria e Berisha, punte dal sicuro futuro ma dal presente incerto. E se partisse Boriello direzione Inter, si aprirebbe un piccolo buco. A coprirlo potrebbe essere Arnautovic dello Stoke, flop all’Inter qualche anno fa, ma ben visto da Garcia. Chissà. Sempre dalla squadra inglese potrebbe arrivare in Italia, destinazione Napoli, Marc Muniesa, giovane difensore cresciuto nel Barcellona. Benitez lo apprezza, ma per il reparto difensivo rappresenta l’ultima spiaggia. Vermaelen o Agger sono le prerogative, N’Koulou l’alternativa. Anche a centrocampo ci potrebbero essere altre novità dopo l’acquisto di Jorginho dal Verona. Mascherano in pole, Capoue a stretto giro di ruota, sempre che Aullas, patron del Lione, non sblocchi la trattativa per Gonalons.

Obbiettivo Europa – Delle otto squadre ancora in corsa per l’Europa League, è stata la Fiorentina quella a muoversi meglio sul mercato. Per necessità. L’infortunio di Giuseppe Rossi e il ritorno-non-ritorno di Mario Gomez, hanno svuotato la casella attaccanti. Ecco quindi Matri, doppietta all’esordio, e Anderson, seconda punta o centrocampista, piedi delicati, dribbling e molta incostanza. Bene anche il Milan ma con riserve. Rami rafforza la linea difensiva, Honda il reparto offensivo, ma servono almeno due rinforzi: un centrocampista e un difensore. Seedorf vedrebbe bene Parolo o Siem De Jong dell’Ajax, giocatori di muscoli e piedi buoni per la mezzana, Indi Martins del Feyenoord per la retroguardia. Lazio, Torino (che ha aggiunto Tachtsidis a centrocampo) e Inter rimangono immobili per ora, ma qualcosa potrebbe accadere. I biancocelesti sono vicini a Djordjevic e Quagliarella e se dovesse partire Hernanes direzione Milano, si butterebbero su Bonaventura, difficile comunque convincere l’Atalanta.

Si salvi chi può – Solo il Sassuolo si è mosso notevolmente sul mercato tra chi ha la salvezza come obbiettivo: Ariaudo e Manfredini a coprire le pecche difensive, Rosi, Sansone e Mendes dal Parma per Schelotto e Rossini. Buone pedine, ma ora sarà determinante l’amalgama che riuscirà a dare Di Francesco. Il Catania ha riabbracciato Lodi e aspetta l’adios di Maxi Lopez per depositare il contratto di Livaja, oppure quello del talentuoso argentino Rescaldani, qualora da Bergamo non arrivasse il via libera all’acquisto. Per le altre invece è calma piatta. Ma attenzione a Bologna e Livorno, potrebbe scatenarsi una tempesta. Ballardini ha chiesto tempo sino a venerdì per valutare la squadra, poi Guaraldi potrebbe dare l’assalto a Matuzalem e Gilardino, con Bianchi che potrebbe partire in direzione Bergamo. Si libererebbe Denis destinato alla Lazio, che libererebbe a sua volta Floccari diretto a Livorno. Per ora fantacalcio, ma non si sa mai. Proprio in riva al Tirreno Spinelli sta decidendo se continuare con Perotti o riabbracciare il figliuol prodigo Nicola. Aspettando la decisione la squadra sta affondando e non sembrano esserci trattative pronte a concludersi. Perotti si accontenterebbe di far nozze coi fichi secchi, Nicola vorrebbe investimenti. Rubin e Gavazzi per il settore esterni, Soriano e Bolzoni per il centrocampo, Maxi Lopez o Floccari per il reparto offensivo.





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