Il Grillo si dimette da ct azzurro e vola in Spagna per contribuire a creare la Eithad, la squadra ciclistica 2015 del ferrarista. Uno tra Max Sciandri e Davide Cassani sarà il suo sostituto, ma occhio a le sorprese...
Paolo Bettini saluta. Il Grillo lascia e vola altrove, tra Spagna ed Emirati Arabi ad abbracciare Fernando Alonso e la sua Etihad, la probabile nuova forza ciclistica della stagione 2015. Si chiude così la prima epoca post Ballerini, se ne aprirà un’altra. Il successore è già pronto in rampa di lancio, la gara è a due con Davide Cassani leggermente in vantaggio su Maximilian Sciandri.
Un addio lungo e scontato – Paolo Bettini lascia e dice addio nazionale, addio Federazione, addio “progetto di lungo periodo per rilanciare il ciclismo tricolore”, come aveva detto alla vigilia del Mondiale di Firenze. È stato proprio la mancanza di risultati in questa competizione ad aggravare la crepa già esistente nel rapporto tra dirigenza e ct. Una crepa che in poco tempo è diventata fessura, spaccatura, infine frattura. In quattro anni due quarti posti, grazie a Nibali e Pozzato, e due volte fuori dai primi dieci, strategie criticabili e scelte non sempre limpide, colpa anche di un assetto federale confusionario e incapace di proteggere e coltivare i propri atleti, commissari, funzionari. Insomma il peggior risveglio dopo il risorgimento del ciclismo italiano arrivato all’apice nel 2008 con la doppietta azzurra ai mondiali di Varese. L’epoca Ballerini, quando l’Italia dominava i mondiali: tre ori, un argento e un bronzo. E poi il giorno più bello, quello di Bettini, allora solo corridore, ad Atene, alloro olimpico come non accedeva dal 1992.
Grillo spagnolo – Paolo Bettini lascia e vola via dall’Italia. Abbraccerà la nuova squadra di Fernando Alonso, contribuirà alla sua nascita, sceglierà collaboratori e gli uomini cardine del progetto, insomma sarà la spalla a pedali del ferrarista, sebbene l’ufficialità arriverà solo nei primi giorni di gennaio. Per lui un 2014 di analisi e strategie per un 2015 di ammiraglia e gare ciclistiche. L’Eithad infatti avrà licenza World Tour solo dalla prossima stagione e quindi ci sarà tempo per lavorare a questo nuovo e affascinante progetto. “Paolo rimarrà legato a noi e ai colori azzurri e rimarrà legato al progetto che avevamo iniziato col suo ingresso, con una riforma sostanziale - ha commentato il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco – e credo che vada proprio per questo ringraziato e apprezzato per quanto ha fatto e per la concentrazione che ha portato avanti nel lavoro fino ai Mondiali in Toscana. Ora si ritroveranno lui e Alonso, due numeri uno, e credo che da questa unione non potrà non beneficiarne il ciclismo mondiale. Davanti a questo progetto che ci ha manifestato non potevamo che fargli un grande in bocca al lupo".
Gara a due per il futuro con outsider – Il nuovo commissario tecnico verrà scelto nei prossimi giorni e già dopo l’Epifania potrebbe essere presentato alla stampa. Due sono i nomi sui taccuini federali. Bettini ha suggerito quello di Maximilian Sciandri, ex corridore anglo-italiano, attualmente ct della nazionale inglese e direttore tecnico della BMC, come suo successore. La Federazione però nicchia e sembrerebbe, almeno in parte, provare a convincere Davide Cassani ad accettare il ruolo che fu del suo grande mentore e primo sponsor, Alfredo Martini. Gara a due sembrerebbe. E gara a due probabilmente sarà. A meno che non entri il scena il terzo incomodo, o i terzi incomodi, in questo caso. Con tanto di nomi e cognomi. Gianluigi Stanga e Stefano Zanini, ovvero esperienza ed entusiasmo. E non demorde neppure Luca Scinto, ma su di lui pesano gli affaire Di Luca e Santambrogio. Forse un macigno un po’ troppo pesante per puntare all’ammiraglia azzurra.
Giovanni Battistuzzi