Dall'Australia al mondiale di settembre a Ponferrada in Spagna ecco le date dei maggiori appuntamenti ciclistici del calendario ciclistico
Le biciclette sono ritornate in strada. Tre giorni di competizione e già il primo sorriso per l’Italia. Niente palcoscenici illustri, ma in Australia, al Tour Down Under, Diego Ulissi ha regolato allo sprint Gerrans ed Evans, non due qualsiasi. Antipasto delle portate principali che arriveranno in primavera, estate ed autunno. Dal Tour de San Luis, Argentina, al Mondiale che si terrà a Ponferrada, Spagna, saranno dieci mesi di grande ciclismo.
Le classiche – Primavera, stagione di classiche. Si inizierà come sempre con la Milano-Sanremo che quest’anno andrà in scena domenica 23 marzo con il nuovo percorso che vedrà la salita della Pompeiana tra Cipressa e Poggio. Chi vorrà puntare alla vittoria effettuerà il rodaggio, secondo tradizione, o alla Parigi-Nizza (dal 9 al 16 marzo) o alla Tirreno-Adriatico (dal 12 al 18). Archiviata la Classicissima inizierà la campagna del nord. Gli specialisti del pavé hanno già cerchiato in rosso tre occasioni: Gent-Wevelgem, il 30 marzo, Giro delle Fiandre, il 6 aprile, Parigi-Roubaix il 13. L’avvicinamento passerà per la Tre giorni di La Panne, per l’H3 di Herelbeke, da quest’anno nel calendario Uci World Tour, per l’altra mezza dozzina di corse belghe, pezzi di storia del porfido molte volte dimenticate dal grande pubblico europeo (ma non da quello belga, che si riversa sempre numerosissimo a bordo strada). Dalle Fiandre alla Vallonia, passando per l’Olanda, con l’Amstel Gold Race il 20 aprile, il cambio di scenario sarà evidente. Dal pavé e i muri alle cotês: si inizia con la Freccia Vallone il 23, poi andrà in scena la Doyenne, la decana, la Liegi-Bastogne-Liegi, che chiuderà la campagna del nord il 27 aprile.
I grandi giri – Giro del Trentino (dal 22 al 25 aprile) e Giro di Romandia (dal 29 aprile al 4 maggio) serviranno da test per gli specialisti delle tre settimane. Poi dal 9 maggio si inizierà a fare sul serio: da Belfast partirà il Giro d’Italia. Tre settimane di rincorsa alla rosa che è stata di Nibali, ma che di Nibali più non sarà sicuramente, sino al primo di giugno a Trieste. Lo squalo infatti ha scelto la Francia, la grande sfida a sua maestà Chris Froome, il keniano britannico che ha portato alla regina la seconda maglia gialla consecutiva dopo il successo 2012 di Wiggins. Giro del Delfinato e Giro di Svizzera saranno l’intermezzo per non annoiarsi, poi sarà il tempo della grande sfida, il Tour de France, che terrà incollati alla televisione gli appassionati dal 5 al 27 luglio.
Verso l’autunno – La data principe della terza parte della stagione è una e una soltanto: 28 settembre 2014. In palio c’è la maglia iridata. Il percorso è adatto a colpi di mano, specialmente in discesa, la speranza viene assieme a quest’ultimo dato: Nibali. Agosto e settembre avranno però anche quest’anno le loro ricorrenze importanti. Si partirà il 2 agosto con la Clasica de San Sebastian, poi Tour de Pologne, dal 3 al 9, ed Eneco Tour, dall’11 al 17, almeno per quanto riguarda il calendario World Tour. L’ultima occasione per gli specialisti delle corse a tappe sarà la Vuelta che si correrà in Spagna dal 23 agosto al 14 settembre. Il contromondiale si correrà invece in Italia, il 5 ottobre, il giorno del Giro di Lombardia, l’ultima grande classica in programma.
Il calendario italiano – Per quanto riguarda le grandi corse del nostro Paese il primo appuntamento in calendario sarà come sempre in Toscana, a Donoratico il 2 febbraio, giorno nel quale si correrà il GP Costa degli Etruschi. La Strade Bianche, l’8 marzo, la prima grande corsa, seguita il giorno successivo dalla Roma Maxima, altra competizione in rampa di lancio. Entrambe saranno anticipate dall’intramontabile fascino ligure del Laigueglia il 21 febbraio. Il trittico lombardo invece andrà in scena dal 16 al 18 settembre, come sempre antipasto in salsa italiana del Mondiale: Coppa Bernocchi, Agostoni e Tre Valli Varesine, dopo anni bui stanno riprendendo smalto e importanza. Come si spera possano fare i nostri portacolori in questo 2014. Nibali al Giro l’anno scorso è stato la luce dopo una crisi che non sembrava avere fine. Ora servono i risultati. Dallo Squalo e Ulissi in poi sono tutti avvisati e tutti chiamati a dare un segnale nelle grandi corse.
Giovanni Battistuzzi