Se ti fosse concessa un’ultima cena quale piatto vorresti mangiare? A questo tema è dedicata la mostra “Henry Hargreaves No Seconds, Comfort Food e Fotografia” a Venezia fino al 24 novmebre.
Il fotografo Henry Hargreaves. per la sua la prima personale mai organizzata fuori degli Stati Uniti, indaga il rapporto tra cibo e cultura di massa. La sua mostra prende le mosse dalla serie “No Seconds”, dedicata all’ultimo pasto di alcuni condannati a morte americani, e si arricchisce dei “peccati di gola” che alcune grandi star si concedono prima di salire sul palco, come Marylin Manson, Beyoncé e Prince. In occasione del vernissage gli chef Pierchristian Zanotto del Gambrinus, Andy Luotto e Pietro Leemann (titolare del ristorante vegetariano Joia di Milano) proporranno il loro il “Piatto dell’Ultimo Desiderio”, un viaggio proustiano nell'anima alla riscoperta di quel profumo, di quell’aroma, di quel cibo ideale radicato nell’Io più profondo tanto da volerlo considerare la ricetta dei desideri.
Anche i visitatori della mostra potranno avere una partecipazione attiva grazie al video-contest attivo su events.artmovie.it e contest.artmovie.it. In una sezione dei siti sono pubblicati i video-racconti dei tre chef, a cui via via si aggiungeranno quelli di altri ospiti, opinion maker, cuochi e semplici appassionati di cucina. L’unica regola è usare per le registrazioni semplicemente SmartPhone o WebCam. L’originalità del contest via web sta poi nel fatto che non si voterà la ricetta migliore bensì il racconto più sincero e credibile. I vincitori saranno protagonisti dell’evento conclusivo della mostra, il 24 novembre, quando altri tre grandi chef italiani daranno forma e sapore ai ricordi gastronomici dei 3 videomaker selezionati.
Prima dell’inizio della mostra lo chef Pierchristian Zanotto ci ha rivelato che "l'idea di affiancare in punta di piedi due grandi maestri della cucina italiana mi elettrizza. Soprattutto per il fatto che da sempre la mia ricerca professionale ed umana persegue le logiche esistenti fra Arte e Grande Cucina, ora sempre più anche come spunto di riflessione spirituale… per cui trovo in questo progetto un nuovo slancio creativo. Sarò felicissimo di affiancare Andy Luotto e soprattutto Pietro Leemann, mio maestro ed esempio concreto di Pensiero applicato all’arte culinaria”.
La mostra è visitabile dal 7 settembre al 24 novembre al Museo della Follia, sull'Isola di San Servolo, nella sede di quello che fu il vecchio manicomio veneziano.