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Eventi
12.04
Il meglio del Vinitaly 2019

È stato il Vinitialy più grande e più social di sempre. L'edizione 2019 ha attirato 125.000 presenze da 145 Paesi. Ma soprattutto ha fanno tendenza sui social, tra Twitter, Instagram, Facebook e l'uso di hashtag (ufficiali e non).

La formula intrapresa dal Vinitaly, che prevede una separazione tra operatori business in fiera e wine lover in città (nel fuori salone Vinitaly and the City), ha confermato il gradimento delle aziende partecipanti. Con la riorganizzazione dei padiglioni F e 8, per la prima volta l’area della fiera raggiunge i 100.000 metri quadrati. Mentre sono oltre 130 i nuovi espositori diretti, a cui si aggiungono gli indiretti e i rappresentati, che portano il numero totale di aziende a quota 4.600 da 35 Nazioni e ad oltre 18 mila le etichette a catalogo. “Una delle cifre importanti di questo Vinitay 2019, è stata di sicuro l’internazionalità, con l’ulteriore incremento del 3% dei top buyer presenti tra i padiglioni” spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – “Merito delle ulteriori risorse investite sull’attività di incoming, con la selezione e gli inviti da 50 paesi target e la collaborazione con Agenzia ICE”.

Una prima importante novità di Vinitaly 2019 è stata la Organic Hall, organizzata in collaborazione con Federbio e dedicato ai vini biologici e alla collettiva dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori, che da sette anni collabora con Veronafiere per rappresentare i vini artigianali. Questa sezione dà spazio al fenomeno bio, in costante crescita anno su anno.

Altra novità è Vinitaly Design nel padiglione F. Al suo interno sono stati proposti tutti quei prodotti ed accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino, all’esperienza sensoriale e all’accoglienza: oggettistica per la degustazione e il servizio, arredi, packaging.

Vinitaly è stata l'occasione anche per degustare i migliori vini italiani. La manifestazione ha selezionato 5 Star Wines, i vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90 punti. Antonio Mazzella di Ischia è stata eletta la Cantina dell’Anno. Mentre è dell’azienda L’Astemia Pentita il Miglior Vino Italiano: il Barolo Terlo Riserva 2013 (96/100).


Le etichette da degustare nel 2019 secondo Vinitaly sono:

Cantina dell’anno – Gran Vinitaly 2019
Cantine Antonio Mazzella – Ischia (Napoli)

Miglior vino italiano – Banco BPM 2019 (Vino che in assoluto ottiene il miglior punteggio)
Barolo DOCG Terlo Riserva 2013 “L’astemia pentita” – Barolo (Cuneo) Punteggio 96

Miglior Vino
Bianco Ischia DOC Biancolella “Vigna del Lume” 2018 Cantine Antonio Mazzella – Ischia (Napoli) Punteggio 95 

Miglior Vino Rosato Cerasuolo D’Abruzzo DOP “ Hedòs” 2018 Cantina Tollo – Tollo (Chieti) Punteggio 92

Miglior Vino Rosso Isola dei Nuraghi IGT Rosso “Serranu” 2015 Cantina Tani – Monti (Sassari) Punteggio 95

Miglior Vino Dolce Passito di Pantelleria DOC “Ben Ryé” Donnafugata – Marsala (Trapani) Punteggio 95 

Miglior Vino Frizzante Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP Frizzante Secco “Vini del Re” 2018 Cantina Settecani Castelvetro – Settecani di Castelvetro (Modena) Punteggio 94

Miglior Vino Spumante Lessini Durello DOC Spumante Brut “Settecento33” Cantina di Soave – Soave (Verona) Punteggio 93



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