Finita la Summer League di Las Vegas vinta dai Golden State Warriors ecco il punto sul mercato del basket a stelle e strisce.
Giro di stelle a canestro. Nuove realtà che si affacciano alla lotta per l’anello, rivoluzioni, semplici aggiustamenti. L’Nba, stagione 2013-2014, partirà a fine ottobre, il mercato è ancora aperto, ma i grandi colpi sono già stati sparati. E i valori in gioco sono cambiati.
I colpi dell’estate – Chiuso un draft senza fenomeni, l’ala canadese Antony Bennett prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers è un buon cestista niente di più, è stata la fase dedicata al tesseramento dei free agents e agli scambi a mutare i giochi tra le franchigie dell’Nba. La metamorfosi più interessante l’hanno subita i Brooklyn Nets del magnate russo Mikhail Prokhorov. Pierce e Garnett sono due affari che possono aprire le porte almeno per la finale di Conference, soprattutto se verranno coadiuvati al meglio da Deron Williams e Joe Johnson. Le perplessità riguardano l’età dei due: 36 e 37 anni sono abbastanza per rendere evidente che l’obbiettivo è vincere subito, non tra qualche anno.
Sempre nella Grande Mela, ma in maglia Knicks, si accasa un altro colpo da 90. È Andrea Bargnani la nuova ala grande della franchigia di New York. Si giocherà il posto con Stoudemire, ma i non eccellenti rapporti tra il giocatore e il coach Woodson potrebbero lanciare il romano costantemente in quintetto.
In Texas, a Huston, si accasa invece Dwight Howard dopo un solo anno ai Lakers. I tifosi dei Rockets hanno iniziato a sognare con la coppia Howard-Harden, ma le possibilità di lottare per l’anello sembrano assai remote. Mancano ancora due ali in grado di fare la differenza e una panchina decente. Troppe lacune per puntare davvero in alto.
Chi si è rafforzato – Golden State su tutti. L’arrivo di Igoudala rende i Warriors finalmente competitivi anche in fase difensiva. Gli innesti poi di Marreese Speights, Toney Douglas e Jermaine O'Neal vanno a rafforare la panchina, vero tallone d’Achille nella scorsa stagione. Sono pronti per andare avanti nei playoff; con il sogno di una finale di conference.
L’altra franchigia ad uscire fortemente rinforzata dalla prima parte del mercato sono i Cleveland Cavaliers. Non è certo Bennett a smuovere gli equilibri, quanto l’arrivo del gigante Bynum, al quale si aggiungono quelli di Earl Clarke e Jarrett Jack, che potrebbe diventare uno dei migliori sesti uomini della Eastern Conference. I playoff sono un risultato ampiamente alla portata e ciò è una novità dopo la fine dell’era Lebron James.
Tra chi punta a migliorare le prestazioni della scorsa stagione ci sono anche i Chicago Bulls. Porte del mercato ferme, nessuno è entrato e nessuno è uscito. Però rientra Derrick Rose dopo un anno di infermeria. Basta questo per puntare in alto.
Chi si è indebolito – Le due squadre più vincenti della storia dell’Nba dovranno salutare almeno per quest’anno le proprie velleità di anello. Boston saluta Paul Piece e Kevin Garnett e ristruttura la squadra. Cambio anche in panchina: Doc Reevers si è accasato ai Clippers ed stato sostituito da Brad Stevens, 36enne che arriva dal piccolo ateneo di Butler, ma che è stato capace di raggiungere due finali NCAA. L’Nba però è altra cosa. Rondo faro in mezzo ad un mare di incertezza. MarShon Brooks l’unico altro giocatore da playoff, poi una serie di giovani dalle belle speranze che rispondono al nome Jeff Green e Jared Sullinger.
I Lakers invece salutano Howard, e accolgono Chris Kaman, Nick Young e Wes Johnson, tre buoni rimpiazzi nulla più, considerata anche l’assenza per infortunio di Kobe Bryant. Ma i gialloviola stanno lavorando per garantire a coach D’Antoni una super squadra per l’anno prossimo. Il sogno è uno solo e si chiama Lebron James.