Ezzelino da Romano fu uno dei condottieri più sanguinari del medioevo. Ne pagarono le conseguenze il fratello e la sua famiglia. Domenica 24 San Zenone rievoca l’eccidio.
Pochi nel medioevo potevano rivaleggiare in violenza, brutalità e malvagità e con Ezzelino III da Romano, detto il terribile, più che un uomo una vera belva senza scrupoli. Assaltò i castelli del Brenta e di San Bonifacio, occupò le terre di Treviso, benché fossero del fratello, conquistò Feltre e Belluno, diventando il signore assoluto di tutti i paesi tra le Alpi di Trento e il fiume Oglio in Lombardia, seminando morte e distruzione. Tentò perfino di assaltare Milano. Torturava, mutilava e uccideva i suoi nemici, distruggeva le loro case, confiscava i loro beni, commettendo ogni sorta di atrocità. Fino al punto che fu scomunicato da Papa Alessandro IV e contro di lui venne indetta una crociata. Mentre cercava di conquistare Milano, venne circondato da tutti i nemici che si era fatto nel corso degli anni, catturato presso le sponde dell’Adda e imprigionato, segnando il declino del suo casato. Il fratello Alberico, allarmato per la sconfitta di Ezzelino III e per la probabile vendetta che si sarebbe abbattuta su tutta la famiglia dei Da Romano, si rifugiò da Treviso nel castello di San Zenone, ma ugualmente andò incontro ad un tragico destino.
Il 24 agosto del 1460 la fortezza venne espugnata per intervento di un traditore che, in cambio di denaro, permise agli assedianti la presa della cortina di mura esterne. Alberico si arrese, sperando nella clemenza, ma le efferatezze compiute dal fratello Ezzelino erano state troppe e non ci fu pietà. I suoi figli maschi, alcuni dei quali bambini, vennero fatti a pezzi, la moglie e le figlie arse vive. Alberico, in catene, dovette assistere alla morte dei famigliari, poi venne torturato con ferri roventi, legato alla coda di 4 cavalli e trascinato per le vie del paese fino alla morte. Il suo cadavere, tagliato a pezzi, venne inviato come trofeo alle città che avevano patito la dominazione dei da Romano.
Domenica 24 agosto San Zenone degli Ezzelini ripercorre queste spaventose vicende della storia medioevale. Dalle 17 c’è l’apertura degli accampamenti medievali con giochi medievali, tiro con l’arco, letture animate di storie d’epoca e leggende, laboratori di scrittura e tessitura. Dalle 21 c’è la rievocazione dell’assalto al castello e dell’eccidio della famiglia dei Da Romano. L’ingresso è libero.
Per gli amanti della storia c’è anche un’altra occasione di fine estate per rivivere queste atmosfere d’altri tempi, a tinte meno fosche e tragiche. Venerdì 22 e sabato 23 agosto a Serravalle di Vittorio Veneto si va a passeggio con i Da Camino, un’altra importante famiglia medioevale, in compagnia di personaggi in costume che porteranno alla scoperta delle vie cittadine e delle vicende del casato. Ingresso 5€, prevendite presso lo IAT di Vittorio Veneto (0438 57243).