Ogni 15 giorni trovi una speciale selezione di bollicine in degustazione. In questo momento gusta quattro protagonisti del Vinitaly.
Il Vinitaly si è appena concluso a Verona e se vuoi continuare a brindare con le bollicine di qualità al Prosecco Privée trovi quattro etichette di Prosecco Dogc che si sono fatte apprezzare nella più importante manifestazione mondiale del vino. Al Prosecco Privée (vai alla pagina Facebook) fino a domenica 20 puoi gustare: Borgoluce, Bisol, Carpenè Malvolti e Bepin De Eto.
Borgoluce, in equilibrio con l’ambiente, si prende cura di una tenuta di 1200 ettari, in cui, da filiere cortissime, nascono prodotti genuini e gustosi: il Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e i vini fermi, le mozzarelle e i formaggi di latte di bufala, le carni e i salumi dagli allevamenti bovini e suini allo stato semi brado, le farine da polenta di mais Marano e Biancoperla, il miele millefiori e d’acacia, l’olio extravergine d’oliva e le noci.
Bisol coltiva direttamente 177 ettari di vigneti, dislocati su 35 poderi collocati nelle aree più vocate. Un fiore all’occhiello sono i tre ettari posseduti sulla zona sommitale della collina Cartizze, il vigneto più prezioso d’Italia, le cui quotazioni hanno superato i due milioni e mezzo di euro per ettaro. Bisol è una tra le pochissime aziende che gestiscono direttamente l’intera filiera produttiva, dall’accurata scelta del terreno fino all’imbottigliamento. Così sintetizza efficacemente Gianluca Bisol, direttore generale dell’azienda: “Lavoriamo con grande passione affinché Conegliano abbia lo stesso prestigio di Reims, Valdobbiadene lo stesso fascino di Epernay e il Prosecco la stessa notorietà della Champagne”.
Carpenè Malvolti, storica firma dell’enologia italiana, nasce nel 1868 dal desiderio di Antonio Carpenè di spumantizzare vini con le uve delle colline di Conegliano e Valdobbiadene, una missione che si tramanda da oltre cinque generazioni. La cantina si trova a Conegliano, raffinata città d’arte e sede della prima scuola enologica d’Italia, fondata proprio da Antonio Carpenè nel 1876. Il “Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene” rappresenta la punta della piramide qualitativa del Prosecco, vino prodotto esclusivamente in 15 Comuni compresi tra le cittadine di Conegliano e Valdobbiadene, nel Nord-Est d’Italia.
Bepin De Eto è ricerca di una naturale coerenza tra le gesta che si compiono ed i pensieri che le generano. E’ l’umiltà di porsi sempre un passo indietro, collocandosi nella giusta prospettiva per apprendere con sguardo attento, dall’esperienza di padri e nonni. Così, spingendosi sempre alla ricerca di nuove sfide, Nicoletto intraprese la costruzione di quella passione edificata sulle solide fondamenta dell’amore per la propria terra e costruita, anno dopo anno, con i mattoni dell’entusiasmo. Un’opera in divenire che passò al figlio Mosè e a sua volta a suo figlio Giuseppe. In lui, l’anima popolare più schietta della gente del luogo identificò una tale somiglianza con il nonno Nicoletto, da attribuirgli il soprannome di Bepin de Eto, Giuseppe del Nicoletto. Dal 1965, dopo aver appreso i segreti del mestiere ed aver conquistato la fiducia della sua terra, Ettore, figlio di Giuseppe, conduce con determinazione, aiutato oggi dalle sue tre figlie, l’azienda di famiglia. Ad essa ha voluto dare quel soprannome, Bepin de Eto, per ricordare suo padre, la sua famiglia, la sua storia.