I quattro gol segnati da Juvventus, contro la Lazio, e Napoli, a Verona contro il Chievo, lanciano le prime due dello scorso anno. Con loro a punteggio pieno anche Fiorentina, Roma e Inter
Piovono gol sulla Serie A. Tanti. Ben 40. Goleade per Juventus, Napoli e l’insospettabile Livorno, quattro gol rispettivamente a Lazio, Chievo e Sassuolo, ma è la Fiorentina a regalare le maggiori emozioni con un pokerissimo stendi Genoa. Bene anche il Milan che fa 3-1 contro il Cagliari e l’Inter che sembra ben assorbire la cura Mazzarri e supera per 0-3 il Catania al Massimino.
La copertina della giornata è per Vidal e Hamsik che lanciano Juventus e Napoli e per i gol di Pjanic e Konè, due assolute perle, il primo un pallonetto da fuori area che beffa Rafael, il secondo una rovesciata che scalda il cuore ai tifosi rossoblù.
Atalanta – Torino 2-0 * Stendardo e Lucchini su due calci piazzati. Toro steso e sconfitto. Sembra risultato tondo, ma è solo una facciata. Solo immagine. Perché la partita ha detto altro. E il Torino merita tutto fuorché di perdere. Puoi però giocar bene quanto ti pare, ma se il gol non arriva e Consigli si dimostra scoglio insuperabile, vanno bene anche due zampate dei centrali difensivi degli orobici per perdere e gettare al vento tre punti che invece potevano essere messi facilmente in saccoccia.
Bologna – Sampdoria 2-2 * Un pareggio che non soddisfa e non dispera nessuno. Un pareggio spettacolare reso possibile più per i demeriti delle difese che per i meriti degli attacchi sebbene Bianchi e Moscardelli da una parte e Gabbiadini ed Eder dall’altra abbiamo fatto vedere buone cose. A decidere l’incontro, infatti, più che le reti di Moscardelli, Eder e Gabbiadini sono stati i deficit della retroguardia doriana e gli errori di Curci. Oltre ad un gran gol in rovesciata di Kone. Una garanzia di spettacolo.
Catania – Inter 0-3 * Tre gol al Massimino non sono cosa da tutti i giorni. Li mette a segno l’Inter trasformata da Mazzarri in una squadra da corsa all’Europa. Forse anche quella che conta. I nerazzurri sfondano sulle fasce e affondano la squadra di Maran, sorpresa della scorsa stagione. A Palacio e Nagatomo, già in rete contro il Genoa, si aggiunge un Ricky Alvarez rianimato dal tecnico livornese. Ma la differenza l’ha fatta Jonathan, uno che sino all’anno scorso ci si chiedeva come facesse ad essere in Serie A, e che quest’anno sprinta novanta minuti sulla destra: è lui a regalare a Palacio il vantaggio e la palla per l’assist per Nagatomo.
Chievo – Napoli 2-4 * Hamsik. Ecco il re di Napoli. Benitez lo sapeva e ci ha disegnato una squadra attorno e lo slovacco ringrazia. Quattro gol in due partite, due al Bologna alla prima, due al Chievo alla seconda. Il post Cavani è dolce che più dolce non si può. Gli azzurri all’iberica sono squadra bella e spietata dove Higuain, primo gol in campionato, crea spazi e Callejon, ancora a segno, Hamsik e Insigne gioco in quantità industriale. Ma non è tutto oro. La doppietta di Paloschi è segnale di una difesa ancora da registrare. Resta comunque la più seria sfidante della Juventus.
Genoa – Fiorentina 2-5 * Tre punti e cinque gol. Grande Fiorentina, ma Genoa piccolo piccolo, a tratti inguardabile. Il centrocampo rossoblù non filtra, la difesa regala, Perin non para e per la squadra di Liverani è notte fonda. I viola sono incontenibili, dominano in lungo e in largo. Affondano. Rossi e Gomez segnano una doppietta ma è di Aquilani il gol che apre la partita, di testa, dopo un’amnesia totale della retroguardia dei grifoni. L’unico a salvarsi per il Genoa è Gilardino: per lui un gran gol, quello dell’1-3, e una partita generosa. Ma non basta.
Juventus – Lazio 4-1 * Due settimane fa la Juventus alzò la Supercoppa rifilando quattro gol alla Lazio, ieri i bianconeri si sono ripetuti e poco male se Klose si è finalmente tolto lo zero alla voce gol alla Juve. La squadra di Conte dà a quella Petkovic la seconda lezione di calcio, la seconda dimostrazione di superiorità imbarazzante. E questa volta già dal primo tempo. Vidal fa doppietta in avvio colpendo due volte una difesa avversaria ancora in ferie. Poi è Vucinic ad entrare in scena: gol da posizione defilatissima e assist per Tevez. E un altro poker è servito.
Milan – Cagliari 3-1 *Le novità sono il modulo, 4-3-1-2 con Montolivo trequartista, il rilancio di Robinho e Matri in panchina. Il resto è un buon Milan, un Cagliari troppo rinunciatario e un pronti via eccellente dei rossoneri: Robinho e Mexes ipotecano i tre punti in mezzora. Sau cerca di rimettere i suoi in corsa con un gran gol, Balo chiude la sfida sfruttando un’imprecisione di Ariaudo. Ecco servito il risultato pieno. Matri debutta, ma quasi non tocca palla, Kakà sbarca a Milano per il suo Milan bis. È stato e sarà un nuovo Milan.
Roma – Verona 3-0 * L’era Garcia porta sei punti in due partite, cinque gol fatti e zero subiti. E soprattutto un gioco spettacolare e offensivo. Dopo il 2-0 al Livorno ecco un rotondo 3-0. Nulla da fare per i giallo blu, vincenti contro il Milan, umiliati all’Olimpico e mai in partita. Se il vantaggio di Maicon è fortunato (Cacciatore devia in gol il cross del terzino brasiliano), il raddoppio di Pjanic è uno spettacolo: pallonetto da fuori area e Rafael uccellato. È invece il neo acquisto Ljaijc a chiudere la partita con un bolide da fuori area al 21’ della ripresa.
Sassuolo – Livorno 1-4 * Lo scorso anno in Serie B il Sassuolo batté i toscani e si assicurò la promozione diretta. Era l’ultima giornata. Ora è la seconda e i labronici si prendono la rivincita. Ed è rivincita piena. Gli uomini di Nicola cercano di addormentare la partita nel primo tempo. E ce la fanno benissimo. Gran noia, poi la punizione spettacolo di Greco: sinistro da venti metri sotto l’incrocio. Zaza pareggia di testa, ma è un lampo. La partita la decide Rosati. Imbarazzante il portiere neroverde sul primo gol di Emeghara, in ritardo sul sinistro di Paulinho, inguardabile nell’uscita stendi-Luci: rigore e gol dello svizzero alla prima doppietta in maglia amaranto.
Udinese – Parma 3-1 * L’Udinese dimentica l’eliminazione in Europa League e la sconfitta contro la Lazio impallinando un Parma mai in partita. A segno per i bianconeri Badu, Heurtaux e Muriel su rigore, Cassano realizza il suo primo gol per i ducali, inguardabili in difesa per tutti i novanta minuti: Mirante escluso ovviamente, lui ha fatto pure troppo per salvare il salvabile.
La classifica – Napoli, Inter, Roma, Fiorentina e Juventus 6 punti; Milan, Lazio, Verona, Atalanta e Cagliari 3 punti; Sampdoria, Chievo, Parma e Bologna 1 punto; Catania, Genoa, Sassuolo 0 punti.